domenica 14 marzo 2010

Genoa - Cagliari 5-3

Marassi, la temperatura piacevole, lo stadio in fibrillazione, si attende l'entrata in campo dei giocatori.
Tutto è pronto, qualche coro, tanto per lubrificare l'ugola; entrano le squadre, l'arbitro Baracani fischia e inizia la partita.
Una certa preoccupazione da parte genoana per l'assenza di Acquafresca e Suazo, lascia subito i nostri cuori all'8° del p.t. con un tiro di Sculli che si spiaccica sul palo, ci riprova, ma ancora nulla di fatto.
Al 13° del p.t. Larrivey sbaglia il lancio e la palla si adagia sulle mani di Amelia.
Al 15° del p.t. la traversa firmata Bocchetti, ma Marchetti ha le vibrisse attente; non c'è il tempo di recriminare che il Cagliari, al 16° va in vantaggio con Dessena su assist di Matri: Genoa - Cagliari 0-1.
Il Genoa protesta e rumorosamente anche i tifosi perchè la palla era uscita sul fondo campo.
Un leggero nervosismo si impadronisce dei giocatori che l'arbitro placa ammonendone da una parte e dall'altra; nel frattempo Amelia, come un carro armato, esce e atterra Larrivey lanciato in area, ma in questo caso l'arbitro sorvola forse per evitare l'ira funesta dello stadio e probabilmente per (l'errore) precedente.
Altri attimi di tensione: al 31° Palacio nonostante fosse ben servito, consegna la palla a Marchetti, al 33° un altro palo del Genoa, con Rossi; si potrebbe recriminare qualcosa perchè il portiere Marchetti poteva essere battuto.
Al 35° l'arbitro decreta un rigore per il Genoa per l'atterramento di Palacio da parte di Astori, e
al 36° Zapater segna: Genoa - Cagliari 1-1.
Ma non è finita; il ritmo come l'adrenalina sale e al 39° Palacio con un colpo di tacco superfino, porta in vantaggio la squadra: Genoa - Cagliari 2-1.
La squadra di Allegri non si siede in lutto e contrattacca con grinta, infatti al 41° con Conti servito da Cossu, segna il pareggio: Genoa - Cagliari 2-2.
Cori, boati, stridor di denti, ma continua la fase crescente, anzi si centuplica. Non c'è tempo di bere un sorso d'acqua, tanto per mantenere la pressione su valori umani, che al 43° Sculli di testa, su uscita di Marchetti, mette in rete: Genoa - Cagliari 3-2.
Sventolii di bandiere, cori, esulatazioni, ma due minuti dopo, al 45° il nostro Rossi, su assist di Milanetto che ha ricevuto palla da Palladino magicamente liberatosi degli avversari con notevole maestria, si libra con un mezzo volo e segna nuovamente: Genoa - Cagliari 4-2.
Un primo tempo mai visto almeno da parte mia, un susseguirsi di gol talmente ravvicinati non mi era mai successo di vederli dal vivo.
Credetemi, quando l'arbitro ha fischiato la fine del primo tempo, ho sospirato ringraziandolo mentalmente; non so se avrei resistito ancora!
Con la pressione calata un po', e lo sguardo vigile, salutiamo i giocatori che rientrano per iniziare il secondo tempo.
Bene, l'inizio sembra un po' più rilassante, ma non ho fatto in tempo a pensarlo che al 10° del s.t. dopo un fallo e un errore di Bocchetti, Matri su rigore, segna il terzo gol del Cagliari: Genoa - Cagliari 4-3.
Un cavernoso nooooo si leva dalla Nord, e il panico comincia di nuovo a serpeggiare sulle gradinate.
Intanto c'è qualche sostituzione da entrambe le squadre e la partita ha sempre un ottimo ritmo;
Sculli cerca di ferire Marchetti, ma questi è attento e blocca.
Al 14° del s.t. il buon Milanetto su sponda di testa di Palacio castiga il portire cagliaritano e segna: Genoa - Cagliari 5-3.
Il tripudio! Ovazioni senza voce da parte di molti, gioia incontenibile che sprizza da ogni poro.
L'ultimo gol del Grifone ha colpito l'animo dei cagliaritani che comunque continuano a fare un buon gioco, ma si vede che anche la stanchezza viene avvertita da entrambe le squadre che riducono i ritmi.
Tant'è che Matri al 22° viene fermato dalla difesa genoana e il mai domo Sculli prova di testa, ma il buon portiere Marchetti chiude la serranda miracolosamente per lui.
Nonostante la partita stia giungendo alla fine c'è un risveglio del Cagliari con un corner al 36°, un colpo di testa di Barone che Amelia sventa, come anche devia in corner un tiro rovesciato di Conti.
Anche il Genoa non è lì per guardare e nei tre minuti di recupero, Palacio prova un tiro dal fondo e ancora Amelia blocca un gran diagonale di Barone.
Partita finita.
Che gara!
A parte l'eventuale protesta per il rigore non dato al Cagliari dall'arbitro Baracani quando la squadra era in vantaggio sull'1-0, c'è da dire, per controbattere, che il suo vantaggio era probabilmente maturato in fuori gioco.
C'è chi dirà che se il Genoa fosse stato sotto di due gol avrebbe messo i remi in barca, ma non sono più quei tempi bui, quando ciò succedeva sistematicamente.
Ora il Genoa, a mio modesto parere è un 3-4-3 completo, è cresciuto psicologicamente, grazie anche all'allenatore Gasperini che infonde nei calciatori la capacità di lavorare coesi.
Come tifosa sono felicissima di aver potuto assistere ad una partita coi fiocchi come questa, una giornata di sole forse preludio di primavera, e la primavera è in se una stagione che porta rinnovamento e miglioramento.
Chissà, magari un invito ai Rossoblu genoani di un inizio, che poi non è altro che una continuazione di un periodo sempre più verde.

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