Da uno studio condotto da Casey Kerrigan con i suoi collaboratori dell'università della Virginia è risultato che durante la corsa (in laboratorio sono stati fatti test di corsa con scarpe e a piedi nudi), correre con le scarpe introdurrebbe una torsione sulle articolazioni di anca, ginocchio e caviglia molto superiore rispetto a quanto accade correndo a piedi nudi (dal 35 al 55 per cento in più circa).
Ovvio che non si possa correre a piedi nudi, però occorre avere scarpe consone per non incorrere in guai che potrebbero insorgere nel tempo.
Infatti Casey Kerrigan ha commentato: "Bisognerebbe riuscire a migliorare il design delle scarpe da corsa in modo da non sollecitare le articolazioni: queste calzature infatti danno un buon supporto e protezione ai piedi, ma stressano caviglie, ginocchia e anche".
Un fatto importante per noi donne è ulteriormente emerso dallo studio e cioè che con le scarpe da corsa la torsione sul ginocchio aumenta del 36-38 per cento, con un bel tacco si aggira attorno al 20-26 per cento.
Come conferma Paolo Tranquilli Leali, vicepresidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia: "Chi, come i volontari dello studio americano, corre 30 chilometri a settimana è un semi-professionista: in questi casi consiglierei di rivolgersi a società sportive per chiedere un parere a un preparatore atletico".
"Per non farsi male, però, la scelta della scarpa da corsa non è a mio parere così essenziale: conta di più scegliere il terreno giusto per correre – prosegue l'ortopedico –. Meglio erba, terra battuta o asfalto: più elastici delle superfici sintetiche o del cemento, riducono le sollecitazioni su articolazioni e colonna vertebrale durante la corsa".
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