Per prima cosa, assolutamente doveroso, mi permetto di esprimere il mio cordoglio alla mamma e a tutta la famiglia del giovane Stefano Cucchi.
Sono mamma anch'io e indipendentemente da quello che fanno o sono, solo pensare di perdere un figlio, è una cosa che non so neppure immaginare.
Se poi la perdita è resa ancora più straziante dal non sapere la verità su come si sono svolti i fatti, la tragedia si trasforma in incubo.
Stefano era in carcere da sei giorni; era stato arrestato perchè in possesso di sostanze stupefacenti (20 grammi di droga) ed è deceduto nel reparto penitenziario dell'ospedale Sandro Pertini di Roma, dopo essere passato per il Tribunale, il Regina Coeli e il Fatebenefratelli.
Omicidio preterintenzionale è il reato ipotizzato dalla procura di Roma.
La famiglia ha autorizzato la pubblicazione delle foto del cadavere sul quale sono evidenti i segni di lividi e ferite.
Le foto che ha pubblicato Adriano Sofri sono terribili.
Fatti come questo lasciano un vuoto allo stomaco che solo una giustizia vera potrebbe in parte colmare.
Mi auguro con tutto il cuore che al più presto sia fatta chiarezza su questa morte che lascia tutti noi annichiliti.
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