Forse è quello che pensano i più di coloro che si prodigano per ripetere da anni che l'ambiente va salvaguardato.
Giulia Maria Crespi, presidente del Fai (Fondo ambiente italiano) traccia in questa intervista, un'immagine fosca sul futuro del nostro Paese, riferendosi alle promesse fattele da Bondi (sinora non mantenute) e all'articolo 146 riguardante la parte relativa al paesaggio.
L'apprensione della presidente è più che lecita se si osserva quello che sta già accadendo in alcune regioni e a breve accadrà in altre.
L'assurdo è, che mentre noi italiani continuiamo a crogiolarci al sole beati dal gossip, da immagini sempre più osè delle molte signorine in auge, dalla campagna acquisti del calcio (fondamentale per continuare a vivere), dall'apprendere chi farà o non farà il prossimo calendario, da rivelazioni shock e conseguenti smentite, l'Europa ci osserva e resta sbigottita nell'apprendere le notizie delle quali parla la signora Crespi.
Fare la parte del grillo parlante, Pinocchio insegna, si ricevono solo scarpate in faccia, d'altronde chi continua a ripetere di usare criterio e testa, dopo un po' stufa e secondo la filosofia di una moltitudine di pinocchi è una reazione sacrosanta fare spallucce e infischiarsene di tutto e di tutti.
Purtoppo io non sono così, non è nel mio carattere essere menefreghista, quindi appoggio a oltranza chiunque si interessi del bene comune e dei nostri figli e nipoti.
Mi permetto di dare un suggerimento alla signora Crespi: provi a lasciare da parte le sue buone maniere per un po', visto che nessuno le usa più, vada avanti a muso duro; a volte sortisce un certo effetto benefico strigliare accuratamente quelli che considerano gli altri cretini e non sanno quanto lo sono loro stessi!
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