mercoledì 4 marzo 2009

Botticelle, cavalli e nostalgia

Diverse volte ho avuto la fortuna di visitare la nostra splendida capitale, Roma; non pretendo di conoscerla a fondo, ma posso dire di sapermi orientare con una certa facilità.
Descriverne le bellezze si può cadere nel prolisso: in film, documentari, servizi, ecc., è stata ampiamente scrutata, analizzata, amata e odiata; per non parlare dei "rromani de' RRoma": gente schietta, altruista, goliardica, spensierata ma anche rigorosa, attenta, fiera.
Qualche giorno fa, quando è uscita una prima nota d'agenzia, nella quale sembrava di intuire che a Roma sarebbero scomparse le famose carrozzelle, avendo bellissimi e romantici ricordi, sono sobbalzata.
Oggi, leggo che ci saranno dei cambiamenti per il bene dei cavalli, e questo è positivo, nuove regole per la viabilità, per il loro ricovero, addirittura un'ambulanza apposita per soccorrerli, aree di sosta più confacenti, e innovazione: un'auto d'epoca elettrica per sostituirli nei giorni feriali.
Non so se o quando tornerò a Roma, mi piacerebbe farlo prima che tramontino del tutto le botticelle per poter risalirci ancora una volta e rivivere la storia passata e presente, ascoltare il vetturino che ogni tanto, fischiando sommessamente, impartisce gli ordini al suo "morello" e racconta mille storie antiche e attuali, ascoltare il passato e il presente uniti dal ritmico calpestio degli zoccoli sul selciato.

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