venerdì 23 novembre 2007

Savoia "Euro a noi"!

E così i Savoia (leggi sciavoia con accento torinese) hanno chiesto tanti soldini o meglio eurini all'Italia (cioè a noi) per le sofferenze che gli abbiamo causato tenendoli lontani dal nostro Paese contro la loro volontà. Che cari e teneri creaturi e che dolce il principetto durante l'intervista mentre cercava di far capire al giornalista plebeo che tormento è stato il loro vagare in suolo straniero per anni e anni. Che faccia tosta! E che presunzione! Quando Berlusconi fece una legge per farli tornare in Italia avevano cercato di riavere beni immobili, probabilmente sapevano che battere cassa all'epoca non gli avrebbe fruttato nulla dato che ci pensava già lui a succhiare dalle nostre tasche e quindi ora credono di trovare i cordoni della borsa aperti?
Il popolo non mi sembra favorevole alle loro richieste, ma è risaputo che la plebaglia si comporta come sa : in alcune città ad esempio hanno persino pensato di cambiare il nome a vie e piazze intitolate a questi "grandi sovrani". I Savoia dopo un primo no come risposta non se ne sono stati muti e fermi, ma hanno indetto una battaglia legale contro di noi. Chi vincerà? Guardando indietro nella storia italiana al grido di "Forza Savoia"i poveracci di turno andavamo al macello e loro si limitavano a osservare poi agguantavano il più possibile e tagliavano la corda. Ora se ci restituissero tutto quello che hanno preso avrebbero qualche diritto? Non credo proprio! In ogni caso il "re" non dovrebbe anche scontare anni di carcere per aver ucciso quel giovane con una fucilata? Mah! I nobili, i soliti birbantelli; noi , il popolo, non li capiamo mai. Se abbiamo fame e loro ci propongono delle squisite brioches gli tagliamo la testa perchè vogliamo del comunissimo pane ; se li facciamo soffrire in esilio poi non gli diamo neanche la possibilità di un risarcimento in contanti ma voltiamo loro le spalle con un no. Che mondo! Non c'è più monarchia!

Nessun commento: