mercoledì 24 giugno 2020

Con un pubblico di 2292 piante ha riaperto il Gran Teatre del Liceu di Barcellona

Questa settimana, il Gran Teatre del Liceu di Barcellona ha tenuto la sua prima esibizione post-coronavirus, con un pubblico dal vivo, ma non è chiaro se i partecipanti, forse troppo ecologici, abbiano apprezzato "Crisantemi", quartetto per archi, dalla Manon Lescaut di Puccini.

Infatti, accomodati tra i sedili di velluto rosso e nei balconi dorati, facevano bella mostra di sé 2.292 piante tra palme, ficus e monstera deliciosa gremendo l'iconico teatro dell'opera, per ascoltare la rappresentazione del quartetto d'archi.

Il concerto, frutto della collaborazione tra Eugenio Ampudia, con sede a Madrid e la Galleria Max Estrella, doveva essere una riflessione sul rapporto degli umani con la natura.

In una intervista Eugenio Ampudia ha raccontato: "Ho pensato: perché non andiamo nel Liceu e come le erbacce prendiamo il controllo e lasciamo che la natura inizi a crescere ovunque e lo trasformi in qualcosa di vivo anche quando non ci sono persone? Siamo alla fine di un'era e questo significa che dobbiamo cambiare alcuni paradigmi. Non viviamo nello stesso mondo di 90 giorni fa, questo significa che dobbiamo riflettere su tutto ciò che facciamo".

A spettacolo terminato, il pubblico frondoso è stato donato agli operatori sanitari che hanno combattuto il virus negli ultimi mesi.

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